Come scegliere il presidio antidecubito adatto?
Gli ausili e i presidi adatti possono prevenire e/o limitare l’insorgenza di lesioni da pressione, per questo è importante scegliere quello più idoneo allo stato del paziente.
Le piaghe da decubito non sono una malattia le cui cause sono sconosciute, anzi. Si tratta di lesioni legate principalmente ad un’inadeguata impostazione clinica, infatti la comparsa di piaghe da decubito è uno degli indicatori più significativi della scarsa qualità dell’assistenza sanitaria. La formazione è graduale, passando per una prima fase di arrossamento della cute, fino a formare vesciche o ferite parziali che colpiscono l’epidermide per poi arrivare a danneggiare anche muscoli e ossa, fino alla formazione di necrosi.
È possibile prevenire l’insorgenza delle piaghe con una buona assistenza sanitaria e svolgendo azioni quotidiane e costanti (a tal proposito abbiamo dedicato un articolo di blog su come come prevenire le lesioni da decubito e puoi leggerlo cliccando qui).
A queste azioni è necessario associare l’utilizzo di ausili e presidi idonei a prevenire le ulcere da pressione; come cuscini e materassi specifici, scelti a seconda dello stadio della lesione.
Gli stadi delle lesioni da pressione
Sono stati definiti 4 stadi per identificare la gravità delle piaghe da decubito e lo stato di salute del paziente. Qualunque scala di valutazione sia usata, i parametri di prevenzione della formazione delle piaghe rimangono i seguenti:
Stadio 1: infiammazione e distruzione dell’epidermide. Con il primo stadio si notano lesioni dell’epidermide simili alle abrasioni, infatti generalmente si forma un eritema associato all’aumento di calore nella zona. Trattata con le dovute cure, guarisce in 5 – 10 giorni.
Stadio 2: distruzione del derma. Notiamo lesioni che si protraggono fino al grasso sottocutaneo, con un’area di indurimento circostante. Assumendo posture diverse e con una terapia intensiva adeguata è possibile risolvere la lesione.
Stadio 3: distruzione del sottocute e del pannicolo adiposo. Con il terzo stadio, la lesione raggiunge la fascia muscolare fino alla morte del tessuto circostante. Il muscolo presenta fenomeni spastici o contrazioni, e a questo stadio è necessario verificare l’esistenza di complicanze infettive periostiali o ossee.
Stadio 4: necrosi dei muscoli, del periostio e dell’osso. Nell’ultimo stadio osserviamo lesioni profonde che vanno oltre il muscolo fino a raggiungere l’osso e gli organi viscerali. In questo caso è necessario rimuovere chirurgicamente tutto il materiale necrotico, procedendo con lavaggio, drenaggio ed eventuale sutura o plastica.
La scala di Braden
È possibile quantificare il rischio della formazione delle piaghe attraverso la scala di Braden, che utilizza un punteggio crescente da 1 a 4, ognuno dei quali è formato da 6 fattori diversi (percezione del dolore del paziente, umidità e sudorazione della pelle, numero di movimenti svolti durante la giornata dal soggetto, utilizzo di una dieta bilanciata, urto possibile della pelle contro le lenzuola). Se il totale dei punteggi è maggiore allora il rischio è minore, e viceversa. Sul nostro sito è disponibile un test con domande a risposta multipla, utile per aiutarti a calcolare lo stadio della piaga e scegliere così il presidio medico adatto alle tue esigenze.
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